Dott.ssa Chiara Dissegna – chiara.dissegna@gmail.com
I meccanismi di protezione dell’orecchio sono costituiti principalmente da:
Il cerume è costituito da cheratinociti desquamati, secrezioni apocrine e secrezioni sebacee; esso è costituito da una combianzione di amminoacidi, proteine, lipidi e ioni minerale e la sua
funzione è quella di impedire l’adesione di corpi estranei alle pareti del canale. La componente lipidica del cerume del cane varia notevolmente tra i soggetti con valori compresi tra il 18,2% e
il 92,2%.
L’iperproduzione di cerume, in particolare, è un fenomeno molto comune nel cane e nel gatto, anche se non necessariamente inquadrabile come patologico. Tale evenienza può tuttavia predisporre
l’animale a forme di otiti esterne (in quanto il cerume facilita la colonnizzazione di agenti patogeni nel condotto uditivo), ma può anche essere al tempo stesso la conseguenza di un
processo infiammatorio a carico del canale auricolare.
ORECCHIO SANO. La flora batterica residente del condotto uditivo sano è principalmente di tipo Gram +, costituita prevalentemente da stafilococchi coagulasi-positivi e stafilococchi coagulasi-negativi. La maggior parte della colonizzazione è localizzata nella porzione verticale del condotto. Tra i miceti, Malassezia pachydermatitis e Candida albicans sono stati isolati dai condotti uditivi di cani sani.
ORECCHIO NON SANO. L’infiammazione di queste strutture produce una cascata di eventi che rende l’orecchio un ambiente favorevole alla moltiplicazione dei microrganismi patogeni e riduce progressivamente il meato uditivo. La temperatura all’interno del condotto aumenta significativamente in caso di otite esterna con valori che raggiungono i 38,9° e nello stesso tempo aumenta anche l’umidità relativa, sino a valori medi dell’89%. Le variazioni complessive della flora batterica sono di tipo qualitativo e quantitativo. In generale, aumenta il numero dei batteri, degli stafilococchi coagulasi positivi in particolare. Aumenta inoltre la prevalenza dei Gram -, in particolare Pseudomonas spp. e Proteus spp. Anche la flora micotica subisce variazioni, in particolare legate all’aumento della prevalenza di Malassezia pachydermatitis.
Altre info
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