Parassiti e Intestino

Il microbiota nel cucciolo: cosa devi sapere per il tuo cane?

20/7/2025



Un ecosistema da proteggere fin dai primi giorni

In collaborazione con Lampo Vet – eccellenza italiana nello studio del microbiota intestinale e nostro partner ufficiale.


Ora vieni con noi alla scoperta del microbiota nel cucciolo!


Partiamo dalle basi, so che lo avete letto e riletto ovunque ma cos’è il microbiota intestinale?


È l’insieme di tutti i microorganismi che vivono con i nostri animali, senza danneggiarli. In questo articolo analizzeremo quello intestinale, ma in realtà lo troviamo anche a livello polmonare, cutaneo, nelle cavità… insomma è dovunque. Questo ci permette di definire i nostri cani come dei piccoli ecosistemi, dove il singolo organo non lavora a comparto stagno o solo con il suo vicino prossimo: è tutto collegato.


È un vero e proprio biosistema complesso e dinamico e gioca un ruolo essenziale nello sviluppo del sistema immunitario, nella digestione, nella produzione di nutrienti e nella protezione da agenti patogeni.


Nel cucciolo, la colonizzazione del microbiota è un processo fondamentale e delicato che avviene nei primi mesi di vita. Infatti ogni singola scelta può influenzarlo, che sia nutrizionale e/o ambientale. Durante questo periodo critico possono quindi esserci effetti a lungo termine sulla salute del nostro animale.



In questo articolo vedremo come si sviluppa il microbiota nei primi mesi e come l’alimentazione può sostenerne l’equilibrio e la diversità.


L’inizio di tutto parte ancor prima che il cucciolo nasca, perché studi recenti hanno smentito il pensiero che il cucciolo nasca sterile. Anzi, una prima trasmissione microbica avviene già in utero attraverso la placenta, il liquido amniotico e il microbiota vaginale. Tuttavia, il grosso della colonizzazione inizia al momento del parto.


Un microbiota materno sano durante la gravidanza (vaginale e intestinale) è quindi cruciale per fornire al cucciolo i primi semi di un ecosistema intestinale equilibrato. Qui si parla di trasmissione verticale.


È doveroso fare una precisazione: citare tra i meccanismi l’ambiente circostante non riguarda solo le esperienze del cucciolo appena nato, ma anche quelle della mamma nel momento della gestazione. Cagne stressate per vari fattori lo trasmettono al cucciolo, che mostrerà questo comportamento ansioso da subito, anche in situazioni a lui sconosciute.


Il microbiota va quindi “coltivato” ancor prima che nascano, perché anche la loro nascita può modificarlo.



Il modo in cui nasce un cucciolo influenza enormemente il suo microbiota iniziale.

Questo perché, se il cucciolo nasce con parto naturale, viene colonizzato da batteri benefici della vagina e dell’intestino della madre, come Lactobacillus, Bifidobacterium e Escherichia coli commensali, che portano avanti questo splendido ecosistema. Ma nel caso del taglio cesareo, la situazione è diversa.



La colonizzazione iniziale è più povera e include batteri della pelle e dell’ambiente (es. Staphylococcus, Corynebacterium), meno adatti alla colonizzazione intestinale e più facilmente patogeni. Questo può fare la differenza e influenzare lo sviluppo immunitario del cucciolo, rendendolo più suscettibile a infezioni, allergie e disbiosi nei primi mesi di vita.


Nutrimento e allattamento

Un fattore importante per la crescita del cucciolo, del suo sistema immunitario e lo sviluppo del suo microbiota è il nutrimento: il colostro è essenziale nei primi giorni di vita, e successivamente il latte materno. Entrambi sono veicoli fondamentali per batteri buoni, anticorpi e oligosaccaridi prebiotici specifici che nutrono selettivamente i batteri benefici.


In caso di carenza di colostro, i cuccioli sono a maggior rischio di malattie infettive e di disbiosi. Infatti, i cuccioli allattati direttamente dalla cagna sviluppano un microbiota più ricco di Lactobacillus, Bifidobacterium e Faecalibacterium, fondamentali per lo sviluppo immunitario e intestinale.


Dobbiamo tenere in considerazione anche la durata dell’allattamento, in quanto può influenzare profondamente la stabilità del microbiota nei mesi successivi. Cuccioli svezzati precocemente possono mostrare difficoltà ad avere un microbiota stabile e ricco.


Uno dei momenti più critici nella vita dei cuccioli è lo svezzamento. Ci sono cambiamenti molto importanti in atto. Tra la 3ª e la 8ª settimana, il cucciolo inizia a introdurre cibo solido, quindi il microbiota si troverà ad affrontare nuove variabili con i cibi puppy oppure con piani nutrizionali per lo svezzamento. Questi cambiamenti rapidi possono, soprattutto su cuccioli delicati che hanno già mostrato delle difficoltà, causare delle disbiosi da svezzamento che, su un soggetto piccolo ed in crescita, può compromettere lo stato generale. Uno svezzamento graduale, nelle giuste tempistiche e con alimenti di qualità, possibilmente con pre/probiotici, aiuta a supportare una flora sana.


Il microbiota continuerà ad evolversi fino ai 6-8 mesi di età del cucciolo, in cui mostra stabilità e somiglianza a quello dell’adulto.


Sapete perché è così importante il microbiota?


Un microbiota sano riduce i rischi di allergie/intolleranze alimentari e allergie con sintomatologia cutanea. Diciamo che “rimane in ginnastica” ed è più forte quando deve attraversare periodi di maggiore stress: cambi di casa, cambi di clima, arrivo di nuovi membri in casa, soggetti sportivi che passano molto tempo in viaggio…



Nel caso di adattamenti ambientali come i cambi di stagione oppure il periodo delle gastroenteriti (virali o batteriche che siano) o modifiche di dieta significative, è un alleato fondamentale. Dobbiamo anche tenere in considerazione che un buon microbiota aiuta a prevenire ansia e comportamenti aggressivi.


Spesso, infatti, sono soggetti anche meno pazienti e collaborativi, perché vivono con un costante mal di pancia. Ma questo lo vedremo meglio nell’articolo dedicato all’asse cervello-intestino oppure intestino-cervello? Vi lascio questo dubbio fino a quando non leggerete l’articolo.


Abbiamo parlato di cosa favorisce il microbiota; ora dobbiamo valutare cosa lo danneggia.


Come negli adulti, ciò che lo danneggia sono:


gli antibiotici somministrati precocemente;

le sverminazioni eccessive;

i cibi di bassa qualità, ultraprocessati, ricchi di additivi, coloranti, conservanti, o con materie prime scarse;

uno svezzamento precoce o brusco.

Favorire l’allattamento fino alla 6ª-8ª settimana, se la madre è in salute, permette di trasmettere batteri e fattori immunitari cruciali.


Quando sarà ora dello svezzamento, introdurre piccole quantità di cibo solido partendo da formulazioni di alta qualità, digeribili e ben bilanciate, farà la differenza. Un altro fattore di aiuto sono i pre e probiotici con ceppi selezionati, come:


Enterococcus faecium

Lactobacillus rhamnosus

Bifidobacterium animalis

Un punto molto importante riguarda i cuccioli orfani o svezzati artificialmente in modo precoce. Fate estrema attenzione: utilizzate latte artificiale specifico per cuccioli, evitando latte vaccino, di capra o simili. La composizione del latte materno è diversa tra razze – pensate tra specie.


Differenze tra i latti:

🐄Latte di mucca:

Lipidi 3,9% – Proteine 3,4% – Lattosio 4,8%

🐕Latte di cane:

Lipidi 9-10% – Proteine 7-8% – Lattosio 3%

🐐Latte di capra:

Lipidi 4,8% – Proteine 3,9% – Lattosio 4,2%

🍼I latti artificiali sono invece formulati appositamente per mimare il latte materno e quindi evitare disbiosi.



Il microbiota, come avete letto in questo articolo, si forma nei primi mesi di vita e ha un impatto duraturo sulla salute del cane per tutta la sua vita. Una buona colonizzazione dipende da moltissimi fattori e nessuno di questi va trascurato.



Supportare il microbiota del cucciolo significa investire nel suo futuro, un cucciolo con un microbiota ben supportato sarà un adulto con un intestino sano, resistente ed equilibrato.


Agr. Dott.ssa Sara D’Agostino by LampoVet